SUPER CANI CON LA SUPEREMPATIA

Il cane, da sempre il migliore amico dell'uomo e simbolo di lealtà, amicizia e fiducia.

Esiste un forte collegamento atavico fra cane ed essere umano, che crea un legame molto più profondo di quanto si creda.

Miti, storie e leggende, il nostro amico a 4 zampe è protagonista nella vita dell'uomo nella duplice veste di compagno fedele e compagno verso la connessione ad una dimensione sottile, ultra terrena.

La sua figura appare già, infatti, in tantissime culture sparse per il globo, dalla preistoria a racconti di mitologia classica: pensiamo ad esempio ad Argo, unico a riconoscere l’eroe Ulisse di ritorno da un'assenza ventennale, mito che per antonomasia celebra la fedeltà del cane, o ancora all’antico Egitto dove troviamo la raffigurazione del cane nella testa del Dio Anubi, che collega questo animale al regno dei morti come guardiano e accompagnatore delle anime nel proprio percorso verso l’aldilà.

In particolare oggi volgiamo uno sguardo a quelle conoscenze che raffigurano il cane come guardiano di luoghi sacri e segreti (indiani d’America), come guida al mondo degli spiriti (indiani Lakota), come aiutante nel prendersi meno sul serio e allargare il punto di vista costringendoci a ridere delle nostre debolezze (tradizione Andina), come animale con cui è possibile meditare per trovare il proprio inconscio (esoterismo) e a come, nella preistoria, e in alcune tribù ancora oggi, offriva protezione all’uomo da diversi predatori.

Sappiamo che chi possiede un cane, ha la caratteristica di esteriorizzare, a livello simbolico, la propria Essenza. Il cane è dunque un mezzo attivo per mantenere il contatto tra mondo interiore e mondo esteriore.

Il nostro migliore amico, ha di per sé una personalità gregaria ed estroversa, ovvero prende come riferimento un elemento dal mondo esterno e da questo ne trae energia, costruendo quell’empatia che gli permette di capire le sue emozioni, creando una correlazione diretta tra la felicità dell’esterno e la propria.

L’elemento esterno non appena menzionato non siamo altro che noi, soggetti che hanno deciso di dedicare una parte della propria vita e del proprio Amore a questi splendidi animali, e, in maniera più o meno inconsapevole, andiamo a sostituire i suoi bisogni primari, con la nostra sola presenza.

Uno studio scientifico spiega questo speciale legame con i nostri cani: l’equipe del biologo giapponese Miho Nagasawa, dell’Azabu University, ha dimostrato come il contatto visivo diretto tra un cane e il suo padrone inneschi gli stessi meccanismi neurologici di quello tra madre e figlio. La ricerca ha evidenziato che i cani hanno una modalità di interazione con l’uomo uguale a quella che hanno gli umani tra di loro.

Ma c’è molto di più… a livello energetico il nostro Amico possiede una SuperEmpatia che gli permette di cogliere ogni nostro singolo stato d’animo, e che, unita alla sua propensione alla protezione e fedeltà nei nostri confronti, lo porta a farsi carico delle nostre problematiche e disarmonie, andando spesso, purtroppo, a somatizzare con malattie più o meno gravi, sacrificando quindi se stesso per alleggerirci di carichi che a volte facciamo fatica a portare o che difficilmente vediamo.

Sono meccanismi inconsci e che avvengono su un piano energetico. L’esempio più eclatante e comune, è la classica passeggiata al guinzaglio, ove il cane reagisce alle varie dinamiche in maniera dipendente dallo stato d’animo e dalle emozioni di chi lo conduce ancor prima di ricevere un comando fisico, verbale o visivo, oppure, l'essere ansiosi, arrabbiati o costantemente nervosi può avere degli sviluppi in manifestazioni di malattie, dette psicosomatiche, come la dermatite.

Ricordiamoci quindi di prestare attenzione a mantenere pensieri positivi senza prenderci troppo sul serio e cercando di cogliere le diverse prospettive che ogni dinamica ci regala. Onoriamo il servizio che il nostro fido ci dona ogni giorno: l’espressione dell’Amore puro ed incondizionato.

 

Stefano Colombo & Laura Ragozzino

Operatori del Benessere